Cerca nel blog

venerdì 18 novembre 2011

L'importanza di sporcarsi

Il modo più diretto per imparare per un bambino piccolo è quello di toccare, prendere, guardare, sentire assaggiare insomma esplorare il mondo che lo circonda. Non c'è niente di più frustrante per lui di un adulto che lo inibisce o che lo disturba mentre è intento a scoprire il mondo che lo circonda. Ora passi se l'intrusione è dettata da un pericolo imminente, ma quando l'adulto lo riprende ostacolandolo perchè si sta sporcando e cerca di distrarlo chiedendogli di far vedere agli altri cosa sa fare la cosa diventa veramente frustrante per il bambino. Così inibito perderà interesse per la scoperta e perderà l'opportunità di imparare.
La cosa che ripeto costantemente ai genitori dei bambini del nido è che se i bambini a scuola non si sporcano vuol dire che non hanno lavorato!! Potrebbe capitare che un giorno si svolgano attività che non prevedono lo sporcarsi, ma ci devono essere altri cento giorni in cui i bambini riportano a casa i vestiti macchiati ti tempera, di pasta di sale, di schiuma da barba, di alimenti, di terra..... e chi più ne ha più ne metta!
Come scrive Loris Malaguzzi

E INVECE IL CENTO C'E'

Il bambino
è fatto di cento.

Il bambino ha
cento lingue
cento mani
cento pensieri
cento modi di pensare
di giocare e di parlare

cento sempre cento
modi di ascoltare
di stupire di amare
cento allegrie
per cantare e capire

cento mondi
da scoprire
cento mondi
da inventare
cento mondi
da sognare.

Il bambino ha
cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.

La scuola e la cultura
gli separano la testa dal corpo.

Gli dicono:
di pensare senza mani
di fare senza testa
di ascoltare e di non parlare
di capire senza allegrie
di amare e di stupirsi
solo a Pasqua e a Natale.

Gli dicono:
di scoprire il mondo che già c’è
e di cento
gliene rubano novantanove.

Gli dicono:
che il gioco e il lavoro
la realtà e la fantasia
la scienza e l’immaginazione
il cielo e la terra
la ragione e il sogno
sono cose
che non stanno insieme.

Gli dicono insomma
che il cento non c’è.
Il bambino dice:
invece il cento c’è.

Nessun commento:

Posta un commento